Isola Tiberina, inaugurato nuovo pronto soccorso con culla per la vita: intervento da 4 milioni di euro

È stato inaugurato oggi il nuovo pronto soccorso dell'ospedale Isola Tiberina – Gemelli: un'area di 700 metri quadrati rispetto alla precedente di 450, con percorsi dedicati alle varie tipologie di emergenza. Particolare attenzione all'area ostetrica – ginecologica, dati i molti parti che vengono effettuati all'interno della struttura. Inaugurata anche una ‘culla per la vita‘, dove le donne potranno lasciare in anonimo i neonati: in questo caso, l'attivazione della culla è immediata, con i bambini che verranno presi in carico dal personale sanitario in meno di un minuto.
L'intervento è costato in totale quattro milioni di euro. Sono stati rinnovati gli spazi per la diagnostica radiologica e acquistati macchinari di ultima generazione, oltre a organizzare lo spazio esterno per un miglior ingresso per le ambulanze, che possono accedere al pronto soccorso in modo rapido e sicuro.
All'inaugurazione erano presenti anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Questo ospedale è amatissimo dalle romane e dai romani e il rinnovamento del pronto soccorso offre un presidio fondamentale nell'anno del Giubileo per tutta Roma – le parole del sindaco – Siamo molto contenti e siamo a supporto per questo straordinario rilancio, per il quale voglio ringraziare Papa Francesco, il Gemelli Isola, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e la Fondazione Leonardo Del Vecchio che lo hanno reso possibile". Il presidente Rocca ha definito quella di oggi "una bella giornata di sanità pubblica, un segnale di leale collaborazione con i vertici dell'ospedale". "Questa è una bella storia, e ringrazio il Papa, a cui va il mio pensiero per una pronta guarigione, e la famiglia Del Vecchio. Quando si parla di sanità cattolica fa male sentire che sia qualcosa di lontano da noi. Invece è qualcosa di vicino alla comunità, e questa percezione comunitaria prevale, e lo fa anche in termini sanitari. È qualcosa che dobbiamo custodire, è patrimonio della collettività".